Dal dopoguerra al XXI secolo

Dal dopoguerra al XXI secolo

Alla fine della guerra Arturo Pinna Pintor ritrovò un edificio molto danneggiato, ed ormai ottantenne ne curò il restauro per garantirne la ripresa; il numero di ricoverati aumentò ancora in misura cospicua in tutte le specialità: la ginecologia rappresentava, nei primi anni del dopoguerra, il 22% del totale.

Attualmente, con l’aumento delle patologie neoplastiche, i ricoveri per ginecologia giungono al 33%, mentre nel ventennio precedente la percentuale era solo dell’11%.

Lo sforzo della ripresa ed i disagi della guerra resero precarie le condizioni di salute del Dottor Arturo Pinna Pintor e ne minarono definitivamente la vita.

Alla sua morte, il 30 novembre 1951, il figlio Plinio, trentenne, assunse la direzione della Clinica continuando l’opera del padre, affrontando il primo grande impegno: il completamento del restauro post bellico.
A quell’epoca la clinica svolgeva attività prevalentemente privatistica ed in parte, con un reparto dedicato, a favore delle mutualità aziendali.

Negli anni 50 iniziarono trasformazioni interne con ampliamento di reparti, la creazione di un nuovo laboratorio e di nuove sale operatorie.

Lo sviluppo successivo richiese una ulteriore sopraelevazione edilizia, che si realizzò fra il 1969 e il 1974: i posti letto salirono da 60 a 100 e, soprattutto, si svilupparono i servizi specialistici, spesso all’avanguardia, con l’impiego di alte tecnologie, che furono ben presto un punto di riferimento non solo della Città.

Nel 1985 venne installata la Risonanza Magnetica, prima in Piemonte e, nello stesso anno, fu avviato un progetto di collaborazione cardiochirurgica con l’Ospedale St. Antonius di Utrecht per rispondere alla imponente domanda di chirurgia coronarica a partire dalla fine degli anni Settanta, domanda alla quale le strutture pubbliche non erano in grado di rispondere tempestivamente se non con lunghe liste di attesa e migrazione oltre frontiera.

Due anni dopo, e per la prima volta in Piemonte, in Clinica inizia l’attività di angioplastica coronarica, eseguita da J.P. Ernst del St. Antonius di Utrecht: da allora fino al 2001 (anno in cui è cessata l’attività di cardiochirurgia) gli interventi cardiochirurgici sono stati più di 3.800, le coronarografie e angioplastiche più di 8.400, attività che ha giovato alla Clinica il riconoscimento ministeriale di “struttura ad alta specializzazione”.

E’ da ricordare in questo campo il positivo esperimento di collaborazione fra “pubblico” e “privato” svoltosi fra il 1997 e il 2001: la sala angiografica e il personale paramedico della Clinica venivano messi a disposizione di quattro Presidi Ospedalieri di Torino e provincia, ed hanno svolto una attività intensissima: in un solo anno vennero eseguite quasi duemila procedure coronarografiche e angioplastiche, il maggior numero rispetto a tutti gli altri centri pubblici e privati del Piemonte, consentendo ai presidi di raggiungere il numero sufficiente di procedure per ottenere l’autorizzazione regionale allo svolgimento di attività emodinamica ed angioplastica coronarica.

L’impegno all’aggiornamento tecnologico – dagli anni 80 ai giorni nostri – ha garantito per ben 3 volte la sostituzione dei grandi impianti diagnostici quali RM, TAC e sala angiografica, cosi come molte altre attrezzature ad alta tecnologia.
Inoltre, negli ultimi anni, un nuovo Dipartimento di Diagnostica per Immagini ha sviluppato metodi innovativi come l’endoscopia virtuale CAD-colon, l’elaborazione di immagini 3D per RM/TC con ricostruzioni multiplanari, per mezzo di sofisticati programmi dedicati e repliche solide “plaster coat”.

La radiologia interventistica si è aggiornata con l’esecuzione di impianti di Stent graft aortici, il trattamento delle aritmie mediante il sistema avanzato dell’ablazione, e l’utilizzo delle più recenti tecniche di osteosintesi vertebrale (vertebroplastica).
Lo sviluppo verticale dell’edificio ha reso necessaria l’implementazione dei sistemi di comunicazione e di trasporto utilizzando le migliori tecnologie disponibili (posta pneumatica, rete cordless, comunicazioni di camera viva voce, telefonia digitale, per garantire efficienza e rapidità.

Per assicurare sempre la massima sicurezza dei pazienti, gia dal 1997 sono stati utilizzati Impianti di videosorveglianza nel reparto di terapia intensiva, sub intensiva e nido.

Nel Novembre del 2009 è stato istallato nel nido del reparto ostetrico, un impianto di monitoraggio continuo dei parametri vitali (saturimetri e frequenzimetri) per garantire la sicurezza a tutti i neonati sani; servizio adottato per la prima volta in Europa; sono stati realizzati 22 studi medici frequentati di più di 90 professionisti, ed un reparto di FisioKinesiterapia con piscina termalizzata (acqua a 35°) di grandi dimensioni, unica struttura con queste caratteristiche in Torino.

La rete informatica, tra le prime realizzazioni gestionali sanitarie in Italia, completamente integrata in tutti i reparti già dal 1982, dispone oggi di circa 80 stazioni di lavoro e serve tutte le attività della Clinica è stata sviluppata dalla società interna Sysmed, costituitasi appositamente.
Un sistema informativo in costante sviluppo, con stazioni fisse e mobili in tutti i reparti, dai quali è possibile accedere a tutti i dati clinici dei pazienti, (referti, immagini da PACS, cartelle cliniche, dati nosologici ed amministrativi) sempre tutti in linea da oltre 30 anni e consultabili in tempo reale.


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